Secondo il nuovo programma operativo del PSR Sicilia comunicato alla Commisione Europea ed ancora non approvato, le aziende agricole potranno usufruire di una sovvenzione a fondo perduto del 50% partecipando al relativo Bando PSR Sicilia 2014 – 2020 misura 4.1 elevabile fino al 70%
Attenzione Bando non aperto si attendono le disposizioni attuative.
Il progetto da presentare deve contribuire all’obiettivo trasversale di innovazione inteso come miglioramento tecnologico e strutturale dell’ azienda agricola, l’abbattimento dei costi di produzione, il miglioramento delle caratteristiche qualitative delle produzioni.
Oppure
la diminuzione delle emissioni nocive in atmosfera e nelle acque, la diffusione di sistemi produttivi più rispettosi dell’ambiente e l’utilizzo di processi tecnologici avanzati.
Facciamo alcuni esempi
a) Introduzione di tecnologie per migliorare il processo di fissazione dell’azoto per limitarne le emissioni nocive. Sostanzialmente, ad esempio si tratta di dotarsi di macchinari più efficienti nello spargimento del concime caratterizzati da un basso livello di variazione (ad esempio, macchine per l’iniezione di azoto direttamente nel terreno)
b) Miglioramento dell’efficienza energetica. L’energia è uno dei principali fattori di produzione agricoli e comporta emissioni significative di CO2 (e, in misura minore, CH4 e N2O). Migliorare l’efficienza di combustibile di macchine mobili è senza dubbio uno dei metodi più efficienti per ridurre le emissioni legate all’energia, oppure dotarsi di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e calore o ancora utilizzare concentratori solari per la produzione di acqua calda da distribuire all’impianto di riscaldamento a pavimento, o ancora dotare per esempio le serre di schermi energetici per mantenere le temperature all’interno della serra.
c) Ottimizzazione delle coltivazioni in serra introducendo processi che diminuiscono utilizzo di acqua e fertilizzanti.
Ovviamente queste iniziative non escludono per esempio la costruzione di nuove serre, per esempio a ventilazione naturale, o il sostegno alla trasformazione (IV gamma) o alla commercializzazione (filiera corta attraverso ecommerce, introduzione tecnologie TIC per l’agricoltura di precisione ad esempio sensori e controller, piani di marketing, fattibilità economica finanziaria, interventi per la riduzione dei rischi o aumento della sicurezza dei lavoratori).
Nel dettaglio riporto le spese ammissibili
acquisizione, costruzione e/o miglioramento di beni immobili (terreni (10% dell’investimento complessivo), fabbricati, viabilità aziendale, viabilità ed elettrificazione aziendale) al servizio della produzione, dell’attività di allevamento, della lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti; l’acquisto dei suddetti immobili è consentito esclusivamente nel caso in cui gli stessi siano connessi e funzionali agli investimenti proposti, nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa comunitaria;
realizzazione di nuovi impianti, nonché la ristrutturazione e la riconversione colturale e varietale di colturali poliennali, l’acquisto di macchine ed attrezzature agricole nuove, di macchinari e attrezzature nuove per la conservazione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti di cui all’allegato I del TFUE. Sono ammissibili solo macchine e attrezzature di tecnologia superiore di quella utilizzata prima dal beneficiario in termini di produttività, risparmio energetico o effetto sull’ ambiente;
acquisto e posa in opera di materiale ed attrezzature necessarie per prevenire i danni da fauna selvatica;
acquisto di attrezzature informatiche e telematiche finalizzate alla gestione aziendale, all’accesso a servizi telematici, al commercio elettronico;
realizzazione di strutture e dotazioni per la logistica aziendale; in particolare investimenti per la concentrazione, lo stoccaggio, la conservazione, il condizionamento (catena del freddo), l’imballaggio, la movimentazione interna dei prodotti, compresi i programmi informatici specifici (hardware e software) per la gestione delle predette fasi.
realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili che rispettino i criteri minimi di efficienza previsti dalla normativa vigente in materia e che siano commisurati ai fabbisogni energetici di autoconsumo. Ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili non si potranno realizzare impianti e utilizzare materie prime e prodotti intermedi che generano consumo di suolo destinato all’agricoltura. Nel caso di impianti il cui scopo è la generazione di energia elettrica da biomassa, i costi saranno ritenuti ammissibili solo se la materia prima è costituita esclusivamente da sottoprodotti, scarti, rifiuti, reflui zootecnici, conformemente a quanto previsto nell’AP. Tale tipologia di impianto dovrà prevedere l’utilizzo, da parte dell’azienda, di almeno il 40% dell’energia termica prodotta, nonchè soddisfare i criteri di sostenibilità applicabili stabiliti a livello nazionale e di Unione, incluso l’articolo 17, paragrafi da 2 a 6, della direttiva 2009/28/CE.
Sono previsti contributi in natura ai sensi dell’art. 69 del reg. UE n. 1303/2013, limitatamente all’utilizzo di attrezzature o del parco macchine aziendale e alle prestazioni di lavoro (opere in economia), per la sola realizzazione di opere di miglioramento fondiario (sistemazioni dei terreni, impianti arborei, di regimazione delle acque, chiudende e recinzioni, ecc.); sono escluse dai contributi in natura le realizzazioni di opere edilizie;
Non sono ammesse le spese per l’acquisto di macchine, attrezzature e materiale usato
Beneficiari
Il sostegno è concesso agli agricoltori o alle associazioni di agricoltori che gestiscono aziende che possiedono una dimensione economica minima in termini di Produzione Lorda Standard Aziendale di:
almeno 15.000 euro di Produzione Standard Totale Aziendale nelle isole minori, nelle zone montane e con svantaggi e nelle aree Natura 2000;
almeno 25.000 euro di Produzione Standard Totale Aziendale nelle altre zone.
Nel caso di società, il controllo effettivo deve rimanere in capo agli agricoltori
Facciamo alcuni esempi Produzione Standard Totale minima per accedere al bando. Legenda: la terza colonna indica il valore della produzione (sommatoria delle vendite, degli impieghi e degli autoconsumi al netto degli acquisti e della sostituzione del bestiame) per ettaro o altro indicato, la quarta e la quinta gli ettari minimi per accedere alle sovvenzioni.
Descrizione |
UM |
euro |
Zone svantaggiate |
Altre zone |
Frumento tenero |
Ha |
597 |
25,12517 |
41,87528 |
Frumento duro |
Ha |
718 |
20,89585 |
34,82642 |
Segale |
Ha |
302 |
49,66728 |
82,7788 |
Orzo |
Ha |
581 |
25,83954 |
43,0659 |
Avena |
Ha |
536 |
27,96713 |
46,61188 |
Mais |
Ha |
1 276 |
11,75157 |
19,58595 |
Riso |
Ha |
1 493 |
10,04668 |
16,74447 |
Altri cereali da granella (sorgo, miglio, panico, farro, ecc.) |
Ha |
1 244 |
12,0601 |
20,10016 |
Legumi secchi (fava, favette, cece, fagiolo, lenticchia, ecc.) |
Ha |
1 081 |
13,87061 |
23,11768 |
Piselli, fave, favette e lupini dolci |
Ha |
1 099 |
13,65485 |
22,75808 |
Legumi diversi da piselli, fave, favette e lupini dolci |
Ha |
1 064 |
14,09329 |
23,48882 |
Patate (comprese le patate primaticce e da semina) |
Ha |
8 400 |
1,785714 |
2,97619 |
Barbabietola da zucchero (escluse le sementi) |
Ha |
2 829 |
5,30269 |
8,837816 |
Sarchiate da foraggio (bietola da foraggio, ecc.) |
Ha |
1 300 |
11,53626 |
19,22709 |
Tabacco |
Ha |
6 969 |
2,152481 |
3,587469 |
Luppolo |
Ha |
13 600 |
1,102941 |
1,838235 |
Colza e ravizzone |
Ha |
637 |
23,55173 |
39,25289 |
Girasole |
Ha |
757 |
19,82155 |
33,03591 |
Soia |
Ha |
777 |
19,29958 |
32,16597 |
Semi di lino (per olio di lino) |
Ha |
1 129 |
13,28727 |
22,14545 |
Altre oleaginose erbacee |
Ha |
3 715 |
4,0381 |
6,730167 |
Lino |
Ha |
1 135 |
13,21586 |
22,02643 |
Canapa |
Ha |
795 |
18,86879 |
31,44798 |
Altre colture tessili |
Ha |
1 135 |
13,21586 |
22,02643 |
Piante aromatiche, medicinali e spezie |
Ha |
20 000 |
0,75 |
1,25 |
Altre piante industriali |
Ha |
1 200 |
12,5 |
20,83333 |
Ortaggi freschi in pieno campo |
Ha |
8 459 |
1,773305 |
2,955508 |
Ortaggi freschi in orto industriale |
Ha |
11 356 |
1,320896 |
2,201493 |
Ortaggi freschi in serra |
Ha |
42 930 |
0,349403 |
0,582338 |
Fiori e piante ornamentali in piena campo |
Ha |
74 553 |
0,201199 |
0,335332 |
Fiori e piante ornamentali in serra |
Ha |
156 291 |
0,095975 |
0,159958 |
Prati avvicendati (medica, sulla, trifoglio, lupinella, ecc.) |
Ha |
680 |
22,07426 |
36,79043 |
Erbaio di mais da foraggio |
Ha |
1 169 |
12,8293 |
21,38216 |
Erbaio di leguminose da foraggio |
Ha |
1 135 |
13,21386 |
22,0231 |
Erbai di altri cereali da foraggio diversi da mais da foraggio |
Ha |
1 404 |
10,68697 |
17,81162 |
Sementi e piantine per seminativi (sementi da prato, ecc.) |
Ha |
6 000 |
2,5 |
4,166667 |
Altri colture per seminativi (compresi affitti sotto l’anno) |
Ha |
2 010 |
7,461018 |
12,43503 |
Terreni a riposo senza aiuto |
Ha |
0 |
0 |
0 |
Prati permanenti e pascoli |
Ha |
569 |
26,35806 |
43,9301 |
Pascoli magri |
Ha |
185 |
81,2949 |
135,4915 |
Frutta fresca di origine temperata |
Ha |
7 684 |
1,952202 |
3,253669 |
Frutta di origine subtropicale |
Ha |
7 801 |
1,922711 |
3,204518 |
Piccoli frutti |
Ha |
12 799 |
1,171952 |
1,953254 |
Frutta per frutta a guscio |
Ha |
2 635 |
5,691757 |
9,486261 |
Agrumeti |
Ha |
6 924 |
2,166457 |
3,610761 |
Oliveti per olive da tavola |
Ha |
2 430 |
6,172551 |
10,28758 |
Oliveti per olive da olio |
Ha |
1 493 |
10,04407 |
16,74012 |
Vigneti per uva da vino di qualità (DOP e IGP) |
Ha |
10 343 |
1,450268 |
2,417113 |
Vigneti per uva da vino comune |
Ha |
7 967 |
1,882735 |
3,137891 |
Vigneti per uva da tavola |
Ha |
10 120 |
1,482196 |
2,470326 |
Vigneti per uva passita |
Ha |
10 500 |
1,428571 |
2,380952 |
Vivai (semenzai e piantonai) |
Ha |
49 443 |
0,303382 |
0,505637 |
Altre colture permanenti |
Ha |
1 524 |
9,844135 |
16,40689 |
Colture permanenti in serra (frutteti sotto serra, ecc.) |
Ha |
27 000 |
0,555556 |
0,925926 |
Fonte INEA
Come si diceva il contributo a fondo perduto è del 50% è elevabile fino al 70% in alcuni casi come:
a) investimenti ammissibili realizzati da giovani agricoltori quali definiti nel Regolamento (UE) 1305/2013 o che si sono già insediati durante i cinque anni precedenti la domanda di sostegno; in questo caso i richiedenti devono soddisfare tutte le condizioni che concorrono alla definizione di giovani agricoltori di cui all’articolo 2, punto 1, lettera n), del regolamento (UE) n. 1305/2013, compreso il requisito dell’età, ad eccezione del solo requisito relativo all’insediamento.
b) investimenti collettivi e dei progetti integrati che coinvolgono un sostegno in più di una misura;
c) investimenti ammissibili in zone montane, zone soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle zone montane e zone soggette ad altri vincoli specifici (Allegato 1 al PSR);
d) interventi sovvenzionati nell’ambito del PEI in materia di produttività e sostenibilità;
Per investimento collettivo si intende un progetto di investimento presentato da più soggetti in associazione tra loro, volto alla realizzazione, gestione e/o utilizzazione comune di opere e/o di impianti e/o di macchine e/o di servizi connessi allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura , compreso l’accesso ai terreni agricoli, l’approvvigionamento e la gestione idrica e/o energetica, nonché le operazioni di cooperazione che possono essere sostenute in connessione alla misura 16. Gli investimenti collettivi sono destinati esclusivamente agli agricoltori associati.
I progetti integrati sono progetti che combinano almeno due operazioni che rientrano in almeno due diverse misure, a condizione che tutti i beneficiari ne traggano giovamento e che l’integrazione crei un valore aggiunto rispetto ai singoli investimenti.
Le priorità saranno assegnate alle aziende agricole che sono in linea con l’analisi SWOT efetuata ex ante e cioè
- Imprenditori Agricoli professionali (IAP);
- aziende di dimensioni economica (PST) di almeno 50.000 euro (cioè il doppio del minimo di 25 mila euro);
- aziende assoggettate al regime di agricoltura biologica; – aziende con produzioni IGP o DOP;
- Iniziative proposte da associazioni di agricoltori;
Infine vi ricordo che il presente Piano operativo deve essere ancora approvato alla data del 18 novembre 2015 dalla commissione europea.
Fonte: PSR sicilia 2014 – 2020 Regione Sicilia, INEA
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