E’ stato approvato dalla Commissione europea il Nuovo PSR Sicilia con una dotazione di circa 2,2 miliardi di euro.
Tante le novità tutte orientate all’innovazione incrementale e radicale. Per innovazione incrementale si intende un piccolo miglioramento o adattamento di ciò che è noto: dal lato dei costi di produzione, dei processi, dell’organizzazione, di nuovi modelli di business, delle tecnologie utilizzate.
Per innovazione radicale si intende invece un salto vero e proprio. Pensate ad internet, Ipod, al telefono cellulare.
Leggendo il Piano di programmazione PSR Sicilia 2014 -2020, approvato in questi giorni dalla Commissione Europea, si noterà la grande enfasi riposta sulla formazione, l’acquisizione di competenze e il trasferimento tecnologico.
Con il nuovo programma si potranno avviare anche attività non prettamente agricole, per esempio: laboratori artigianali, fabbricazione di cosmetici, produzione di energia da fonti rinnovabili, costruzione di itinerari rurali, turismo diffuso in campagna, fabbricazione di pellet, riuso degli scarti e dei sottoprodotti, lavorazioni dei prodotti alimentari in altri prodotti (integratori alimentari), produzione di mangimi a base di alghe, etc.
Ogni intervento previsto nei business plan dovrà mitigare o comunque contribuire a diminuire l’utilizzo di acqua, fertilizzanti, energia di origine fossile, antiparassitari, disserbanti, suolo, impatto ambientale in generale.
Premialità per il valore aggiunto, ad esempio trasformando la carne, gli ortaggi, la frutta. Parola d’ordine III – IV e V gamma.
Altra novità l’ aggregazione di imprese, che effettuano investimenti comuni per il miglioramento fondiario, la trasformazione e la commercializzazione. Ben accetti progetti di filiera, filiera corta, di innovazione legata all’utilizzo delle tecnologie di informazione (droni, sensori di rilevamento, controllo variabili critiche come umidità, concentrazione CO2, temperature, luce e lunghezze d’onde.
Ammissibili programmi di internazionalizzazione e di valorizzazione dei prodotti siciliani.
Sono previsti, inoltre, Progetti pilota sulle tematiche di interesse del Partnariato Europeo per l’innovazione attraverso la costituzione dei Gruppi Operativi. Materie di interesse: Biodiversità, riduzione degli sprechi, riduzione utilizzo acqua, antiparassitari, biologico, novel food e alimenti funzionali.
Detto ciò permettimi di suggerirti l’approccio alla nuova programmazione: quando pensi di progettare e di riorganizzare la tua impresa agricola pensa in modo creativo, ragiona in termini di soluzione di problemi.
Se il tuo problema e produrre in estate sappi che hai a che fare con un clima a volte impazzito e pertanto la soluzione tecnologica o di processo da individuare è la migliore combinazione per poter mitigare questo rischio estivo.
Se il tuo target (a chi vendi, sappi che è sempre il consumatore finale per il tramite del distributore che può essere un negozio, un supermercato) sono anziani con problemi di masticazione allora poniti il problema di come puoi produrre alimenti facili da masticare, che si sciogliono in bocca.
Nel 2050 saremo quasi 10 miliardi di persone. Come sfamare tutte queste persone ?Personalmente sono convinto che il cibo a pieno campo non è più sostenibile. Pensa che per sfamare il globo, secondo i cicli dettati da agricoltura biologica, dovremmo abbattere l’intera foresta amazzonica senza che il problema sia stato risolto.
Quindi la prima cosa da fare è pensare (si nel nostro piccolo) a come sfamare il mondo con il minor utilizzo di risorse, senza che venga meno la qualità e la passione che ci metti nel produrle.
L’agricoltura avrà la stessa evoluzione dell’urbanizzazione. Si sposterà verso la città così come i contadini qualche secolo fa o l’attuale Cina.
Riesci ad immaginare New York su un unico livello, la tua città fatta di case solo di un piano. Quanto terreno fabbricabile avremmo bisogno? Moltiplica la superficie per i piani (pensa ad un grattacielo) avrai la dimensione. Lo stesso accadrà in agricoltura.
Pertanto se volete innovare pensate all’agricoltura anche nella terza dimensione, iniziate a pensare come sfruttare l’altezza e non solo lunghezza per larghezza. Ovviamente dobbiamo far cambiare mentalità anche a chi ci governa.
Pensate a coltivare, ad allevare animali a piani. E’ una regola che vale per l’intero globo.
Bene, se riesci ad immaginare tutto questo benvenuti nel futuro, benvenuto nell’era della Fattoria verticale a cm zero.
Dott. Bartolomeo Uccio Pazienza
www.innovazionevincente.it
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