Nel 2009, sul British Journal of Psychiatry, un ampio studio al quale sono stati sottoposte per cinque anni circa 3.500 persone di mezza età, ha dimostrato che chi seguiva una dieta ricca di «cibi lavorati» (carni, insaccati, prodotti precucinati, cibo spazzatura in genere) aveva un maggior rischio di depressione rispetto a chi invece optava per una dieta «integrale» con prevalenza di vegetali, cereali integrali, frutta, pesce
Problema
Oggi una società caotica, veloce e senza tempo, come la nostra, sta manifestando problematiche nella sfera dei comportamenti dei singoli individui in diverse fasce della popolazione.
Impulsività, iperattività, deficit di attenzione, aggressività, disturbi compulsivi, dipendenze, sono tra le più comuni manifestazioni dell’odierna società. Tali problematiche portano i soggetti che ne soffrono ad non essere più in grado di interagire nel loro ambiente familiare e sociale. Basti pensare agli omicidi per gelosia, violenze fra genitori, violenze fra figli e genitori.
In quanto tali, questi disturbi sono una minaccia crescente per individui, famiglie e la società nel suo complesso.
Il comportamento antisociale può avere effetti negativi e significativi impatti, ad esempio nella scuola, nel lavoro, nelle famiglie, nelle case per anziani, nelle carceri, nei centri di accoglienza e in luoghi pubblici.
Molti sono i fattori che possono influenzare tali comportamenti e non sono ancora pienamente compresi.
Le cause / fattori scatenati:
- Protezione personale
- Fattori ereditari
- Abitudini alimentari.
Singolarmente ed insieme i fattori scatenanti sopra elencati, possono svolgere un ruolo determinante nel cervello delle persone (uomini, donne, bambini, adolescenti anziani) che manifestano tali disturbi.
Soluzione
Studi recenti hanno suggerito che un cambiamento nella dieta e nello stile di vita può determinare una significativa riduzione dei comportamenti antisociali, impulsivi, compulsivi, aggressivi.
Studi su comportamenti violenti hanno dimostrato che l’aggressione ha a che fare con il cibo, una questione che è stata controversa per decine anni uno degli studi più importanti è stato sviluppato presso l’Università di Oxford, con i detenuti delle prigioni del Regno Unito.
Coloro che hanno ricevuto supplementi di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali per almeno due settimane hanno fatto il 35% in meno di reati rispetto ai loro colleghi .
I ricercatori hanno concluso che una dieta povera di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali, come fast food favorisce comportamenti antisociali o violenti.
Attraverso i PSR 2014 – 2020, misura 16, ed Horizon 2020 si possono finanziare progetti di sperimentazione basate su intuizioni circa l’influenza della dieta, compresi zuccheri, grassi, proteine nel metabolismo del soggetto disturbato. La Sperimentazione può allargarsi al giusto equilibrio di vitamine e minerali, agli amminoacidi, agli additivi alimentari al fine di verificare il loro impatto sul cervello del soggetto antisociale.
L’indagine comprende anche l’influenza dello stile di vita, dell’ambiente socio economico, della cultura del cibo (ad esempio mediterranea) nei vari gruppi di popolazione: bambini, adolescenti, anziani e suggerire quindi le possibili soluzioni.
L’indagine potrebbe allargarsi anche alla differenza di genere. Basti ricordare per esempio che una madre che allatta ha un regime alimentare diverso rispetto ad una normale donna senza figli.
Ovviamente per la portata, ambizione del progetto occorre indagare nella sfera della ricerca innovativa e della innovazione sociale. Altro presupposto è organizzare un team di lavoro ampio e variegato, con diverse specializzazioni in diverse discipline.
Risultato Impatto
La sperimentazione dovrà dimostrare che grazie ad un cambiamento della dieta e dello stile di vita si riduce il livello dei comportamenti antisociali e pertanto riduce (quantificabile) alcuni vuoti della ricerca sulla conoscenza e comprensione della relazione tra nutrizione, stile di vita, ambiente sociale ed economico e comportamenti impulsivi o aggressivi.
Buon progetto
Fonte: HORIZON 2020 – Work Programme 2016 – 2017
Testo: Bartolomeo Uccio Pazienza