COS’È IL VALORE AGGIUNTO?
Aggiungere valore a un prodotto o servizio significa trasformarlo in qualcosa per cui i consumatori saranno disposti a pagare di più. A tale fine è possibile agire in tutte le fasi della filiera.
In tale ambito rientra anche la cosidetta economia circolare. Un progetto di cooperazione a Malta, valorizza gli scarti di pomodoro.
Il progetto ha coinvolto agricoltori e trasformatori locali per valorizzare il significativo volume di scarti creati dall’industria nazionale di trasformazione del pomodoro.
A Malta i pomodori rappresentano il principale reddito per un numero considerevole di agricoltori. In media sono prodotte ogni anno circa 13 000 tonnellate di pomodori, di cui la maggior parte è destinata all’industria di trasformazione.
Il settore maltese dei pomodori ha conservato la sua forza grazie alla fiducia che i consumatori hanno mantenuto nella produzione locale. Tuttavia, per mantenere un prodotto finale di alta qualità, i pomodori che non rispettano gli standard più elevati non vengono destinati alla trasformazione.
Per tale motivo, ingenti quantità di pomodori vengono scartate come rifiuti, spesso con costi finanziari e ambientali per lo smaltimento.
Il progetto di cooperazione ha consentito di elaborare una relazione ambientale e di realizzare prove di laboratorio, una ricerca di mercato e uno studio di fattibilità per la produzione di un nuovo tipo di aceto di pomodoro a partire dagli scarti di pomodoro.
Sono state acquistate attrezzature specifiche per testare i metodi di trasformazione e sono stati realizzati nuovi imballaggi per promuovere questo nuovo prodotto «da intenditori» sul mercato.
Il progetto di cooperazione ha contribuito a creare un rapporto di maggiore fiducia fra produttori e trasformatori, sensibilizzandoli alle potenziali opportunità economiche offerte da una migliore collaborazione.
Valore totale del progetto: circa 165 000 euro
Contributo del FEASR: circa 68 000 euro
Cofinanziamento privato: circa 97 000 euro
La misura di cooperazione per il periodo PSR 2014-2020 (M16) offre opportunità nuove e interessanti per lo sviluppo della ricerca, dell’innovazione e di azioni congiunte nelle filiere agroalimentari.
La sottomisura 16.1 dispone un sostegno alla costituzione e al funzionamento di gruppi operativi PEI-AGRI in grado di lavorare su vari argomenti, comprese le filiere.
La sottomisura 16.2 dispone specificamente un «sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie».
La sottomisura 16.3 dispone specificamente un sostegno alla «cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse».
La sottomisura 16.4 dispone specificamente un «sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e [un] sostegno ad attività promozionali [connesse]».
Nell’UE, quasi il 7 % dei finanziamenti per l’aspetto specifico 3A (Aumento del valore aggiunto, la promozione dei prodotti nei mercati locali) rientra nella misura 16.
La Repubblica ceca e il Portogallo hanno programmato oltre il 30 % dei loro bilanci per l’aspetto specifico 3A nell’ambito della misura 16.
Fonte: LA RETE EUROPEA PER LO SVILUPPO RURALE