Fra le preoccupazioni principali delle start-up europee vi sono il fisco e gli oneri necessari per ottemperare a 28 regimi fiscali diversi.
Per le piccole e medie imprese (PMI) circa il 30% delle spese fiscali è costituito dai costi di adempimento, e ancora di più se si espandono in altri Stati : una questione che, se affrontata, cambierebbe lo scenario in maniera tangibile e potrebbe aiutare le start-up a crescere.
Per gli imprenditori onesti eccessivamente indebitati il margine di manovra per una “seconda possibilità” sembra molto ristretto, anche se spesso il fallimento fa parte del percorso degli imprenditori di successo. La paura del fallimento, e di essere penalizzati di conseguenza, può dissuadere dall’aumentare gli investimenti.. In questo contesto la Commissione Europea intende offrire una seconda opportunità per gli imprenditori onesti eccessivamente indebitati mediante un ripianamento dei loro debiti; e migliorare l’efficienza delle procedure di ristrutturazione, insolvenza e ripianamento.
La Commissione Europea intende modernizzare e semplificare il sistema relativo all’imposta sul valore aggiunto (IVA) che si applica al commercio transfrontaliero all’interno dell’UE mediante la creazione di uno spazio unico dell’IVA
La commissione presenterà quindi nei prossimi mesi un pacchetto globale per ridurre la complessità e la frammentazione dell’attuale sistema dell’IVA nell’UE creando così un contesto favorevole alla crescita delle imprese e al commercio transfrontaliero.
Inoltre la Commissione proporrà di semplificare il mini sportello unico (MOSS) ed estenderlo alle prestazioni/alla fornitura transfrontaliere/a di beni e di altri servizi tra imprese e consumatori.
Nel 2017 la Commissione presenterà un pacchetto di semplificazione dell’IVA per le PMI, start-up comprese, e proporrà inoltre un regime definitivo dell’IVA per gli scambi transfrontalieri all’interno dell’UE che ridurrà ulteriormente l’onere per le start-up e le scale-up.
Fonte: Commissione Europea