Le motivazioni di un agricoltore ad una conversione al biologico possono essere molteplici:
- responsabilizzazione di fronte alle crescenti problematiche ambientali, esercitando il proprio mestiere con il pensiero ad un futuro sostenibile;
- nuove opportunità di mercato e migliori introiti;
- una maggiore autonomia decisionale e indipendenza della propria azienda.
Per tali motivi è importante studiare bene il proprio progetto di conversione (o di avvio) prima di concretizzarlo, visitando aziende biologiche, incontrando altri agricoltori già avviati nel sistema e valutandone i consigli, consultando le associazioni che da anni lavorano nel settore e gli uffici preposti della Regione di riferimento.
Il percorso per diventare agricoltore biologico in Italia, valido per tutti i paesi europei, è individuato dal Regolamento europeo n. 834/2007: questo, ed i successivi regolamenti attuativi (il più importante dei quali è il Reg. (CE) n. 889/2008) contengono l’insieme delle disposizioni da rispettare per le produzioni vegetali e animali biologiche (produzione, trasformazione, etichettatura e controllo), assieme alle regole (Reg. (CE) n. 1235/2008) per importare da paesi terzi.
Fonte: Documento realizzato dall’ISMEA nell’ambito del Programma Rete Rurale Nazionale Piano 2016 – Scheda Progetto Ismea 5.2 Filiera Biologica