Il settore agricolo e le zone rurali dell’UE contribuiscono in modo fondamentale al benessere e al futuro dell’Unione.
Ecco l’analisi di contesto e i contributi dell’agricoltura al benessere per un futuro sostenibile
L’UE è uno dei principali produttori mondiali di prodotti alimentari, e garantisce sicurezza alimentare a oltre 500 milioni di cittadini europei.
- Gli agricoltori dell’UE sono i primi custodi dell’ambiente naturale, in quanto curano le risorse del suolo, dell’acqua, dell’aria e della biodiversità sul 48 % del territorio dell’UE (i silvicoltori si occupano di un ulteriore 36 %) e sono all’origine degli essenziali pozzi di assorbimento del carbonio e dell’approvvigionamento delle risorse rinnovabili per l’industria e l’energia.
- Un gran numero di posti di lavoro dipende dall’attività agricola, sia all’interno del comparto (che dà un lavoro regolare a 22 milioni di persone) o al più ampio settore alimentare (le aziende agricole, la trasformazione dei prodotti alimentari e i relativi servizi al dettaglio assicurano circa 44 milioni di posti di lavoro).
- Le zone rurali (Ce D) dell’UE ospitano nell’insieme il 55 % dei cittadini e al tempo stesso sono basi importanti d’occupazione, attività ricreative e turismo.
Attenzione, questi benefici non sono scontati: a differenza della maggior parte degli altri settori economici, l’agricoltura è fortemente influenzata:
- dalle condizioni meteorologiche
- è spesso messa a dura prova dalla volatilità dei prezzi
- da calamità naturali
- da parassiti
- da malattie
Questi rischi ed eventi comportano che ogni anno almeno il 20 % degli agricoltori perdano più del 30 % del reddito rispetto alla media degli ultimi tre anni.
Al tempo stesso la pressione sulle risorse naturali è ancora chiaramente presente, in parte per effetto di alcune attività agricole, e i cambiamenti climatici minacciano di aggravare ancora tutti i problemi di cui sopra.
E su queste basi che si svilupperanno le nuove politiche agricole comunitarie (PAC).
Ad oggi la politica agricola comune (PAC) ha consentito al mercato unico europeo di svilupparsi e rispondere alle richieste dei cittadini in materia di sicurezza alimentare, qualità e sostenibilità.
Di contro il settore agricolo si trova ad affrontare problemi di bassa redditività (dovuta anche agli elevati standard di produzione dell’UE), di costo elevato dei fattori di produzione e della frammentarietà del settore agricolo.
Il settore agricolo europeo attualmente compete, ai prezzi del mercato mondiale, nella maggior parte dei comparti, è all’avanguardia in termini di diversità e qualità dei prodotti alimentari ed è il più importante esportatore mondiale di prodotti agroalimentari (131 miliardi di EUR nel 2016).
Problema
- Eccessiva burocrazia, uno dei principali ostacoli che impediscono all’attuale politica agricola di realizzare i risultati previsti.
- Tutela dell’ambiente
- Clima
- Migrazione (interventi diretti nei paesi di origine ed inserimento dei richiedenti asilo politico)
- Sicurezza alimentare
- Sviluppo delle zone rurali sempre meno abitati e contrastare l’urbanizzazione.
La nuova ambiziosa strategia agricola per il 2030.
SMART AGRICOLTURA (Agricoltura intelligente e di precisione)
- promuovere occupazione, crescita e investimenti di qualità;
- sfruttare il potenziale dell’Unione dell’energia, dell’economia circolare e della bioeconomia, rafforzando contestualmente la tutela dell’ambiente e la lotta e l’adattamento ai cambiamento climatici;
- portare ricerca e innovazione fuori dei laboratori, inserendole nei campi e nei mercati;
- gestione del rischio;
- contribuire all’Agenda della Commissione europea sulla migrazione.
L’agricoltura richiede innovazioni per incrementare le rese produttive in termini quantitativi e qualitativi, ma anche per aumentare l’efficienza nella gestione delle risorse. È necessario ridurre l’impatto ambientale ed i costi di produzione, in un contesto di cambiamenti climatici e di globalizzazione dei mercati.
Questo libro illustra le tecnologie e le strategie gestionali dell’agricoltura di precisione applicate alle produzioni vegetali, quale insostituibile supporto per affrontare queste sfide, adattando la gestione agronomica alla variabilità nello spazio e nel tempo dei sistemi colturali e del suolo.
Viene fornito un quadro aggiornato dei metodi per rilevare, analizzare e gestire la variabilità spaziale e temporale, sfruttando le tecnologie esistenti: dal telerilevamento ai sistemi di mappatura delle rese, dai droni alle applicazioni a rateo variabile.
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Buona strategia per il 2030
Fonte: Commissione Europea
Testo Bartolomeo Uccio Pazienza