Per ISTAT l’ Olivo e Vite rappresentano le due coltivazioni legnose più diffuse in Italia in termini di aziende specializzate e superficie agricola utilizzata.
Secondo l’ ISTAT le legnose agrarie sono coltivate, nel 2020 da circa 800mila aziende per una superficie pari a 2,1 milioni di ettari e una dimensione media di 2,7 ettari.
Le coltivazioni legnose sono per lo più concentrate nel Mezzogiorno, soprattutto in Puglia, Sicilia e Calabria che complessivamente detengono il 46% delle aziende e il 47% della superficie investita.
La Puglia è la regione con il maggior numero di aziende coltivatrici (170mila) e di superficie investita (491mila ettari), seguita dalla Sicilia (111mila aziende e 328mila ettari).
Tra le coltivazioni legnose agrarie l’olivo è quella più diffusa, in Puglia rappresenta infatti il 71% della superficie coltivata a legnose agrarie , in Calabria il 76% .
Dopo l’olivo, la vite è la coltivazione legnosa più diffusa, riguarda circa 255mila aziende, il 23% del totale, per una superficie pari a oltre 635mila ettari.
Tra le regioni il Veneto risulta in testa alla graduatoria, con circa 27mila aziende e 100mila ettari.
I fruttiferi, che includono frutta fresca, a guscio o a bacche, sono coltivati in 154mila aziende, per una superficie di oltre 392mila ettari.
La coltivazione più diffusa tra la frutta fresca è il melo, con una superficie di oltre 55mila ettari e 38mila aziende; per tale coltivazione le Province Autonome di Trento e Bolzano detengono complessivamente il 28% delle aziende e il 52,5% della superficie
Il nocciolo è la frutta a guscio più diffusa, con il Piemonte in testa per il maggior numero di aziende, oltre 8mila e il Lazio per la superficie maggiore, oltre 27mila ettari.
Gli agrumi mostrano una netta concentrazione in Sicilia, dove la superficie dedicata rappresenta il 55% del totale nazionale circa 61mila su 112mila ettari totali.
Fonte: ISTAT