L’emirato degli Emirati Arabi Uniti (EAU) sta esplorando nuove frontiere nell’agricoltura grazie alla salicornia, una pianta ricca di vitamine e acidi grassi, coltivata a dispetto delle condizioni ambientali avverse.
La dipendenza degli EAU dalle importazioni per garantire l’approvvigionamento alimentare è stata sempre una questione critica, dovuta principalmente alle scarse risorse idriche e alle terre aride che ostacolano la coltivazione di colture tradizionali.
Tuttavia, negli ultimi anni, il Centro Internazionale per l’Agricoltura Biosalina ha intrapreso progetti pionieristici per sfruttare il potenziale di specie vegetali resilienti, tra cui la salicornia.
Questa pianta, nota anche come asparago di mare, cresce rigogliosamente in ambienti salini e aridi, offrendo un’alternativa sostenibile alle colture convenzionali.
La salicornia è ricca di sostanze nutritive, tra cui vitamine A, C ed E, oltre a acidi grassi essenziali, sali minerali e antiossidanti.
In Francia, il valore di mercato della salicornia ha raggiunto i 20 euro al chilo, attirando l’attenzione anche negli EAU.
Alcune aziende locali hanno iniziato a utilizzare questa pianta nella produzione di alimenti sani, come hamburger insieme ad altri ingredienti come pollo, quinoa e cavolo nero.
Sebbene l’agricoltura rappresenti meno dell’1% del prodotto interno lordo degli EAU, con agricoltori che devono affrontare temperature che superano i 50 gradi centigradi durante l’estate, questa azienda ha sfidato le avversità climatiche per creare prodotti a base locale, accolti positivamente nel paese.
La coltivazione di salicornia rappresenta un passo importante verso la diversificazione dell’agricoltura negli EAU, contribuendo a ridurre la dipendenza dalle importazioni e offrendo prodotti sani e innovativi ai consumatori.
La ricerca e lo sviluppo di colture resilienti come la salicornia stanno aprendo nuove possibilità per un’agricoltura sostenibile e adattabile alle condizioni climatiche estreme presenti negli Emirati Arabi Uniti.