I PIT (Progetti Integrati Territoriali) sono progetti che prevedono l’aggregazione di soggetti pubblici e privati mediante l’adesione ad un Accordo Territoriale finalizzato alla soluzione di specifiche problematiche locali ed all’attuazione di strategie mirate alla mitigazione o all’adattamento ai cambiamenti climatici.
In generale la presentazione del PIT presuppone l’individuazione di una o più specifiche criticità ambientali connesse ad un territorio ben definito, nell’ambito delle seguenti tematiche:
- dissesto idrogeologico – protezione del territorio dal dissesto idrogeologico, contrasto ai fenomeni di desertificazione ai fini di una maggiore resilienza ai cambiamenti climatici;
- gestione e tutela delle risorse idriche – diversificazione degli approvvigionamenti, risparmio idrico, miglioramento della gestione delle acque e tutela dei corpi idrici;
- biodiversità – miglioramento dello stato di conservazione delle aree Rete Natura 2000 e delle altre aree ad alto valore naturalistico;
- paesaggio – mantenimento o ripristino della diversità del mosaico ambientale tipico del paesaggio rurale toscano, recupero di aree degradate per dissesto o abbandono, salvaguardia del paesaggio storico in aree di particolare pregio;
- energia – diversificazione delle fonti di approvvigionamento attraverso la valorizzazione delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
I PIT consentono l’attivazione, nell’ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure/operazioni del PSR:
- investimenti aziendali
- investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali
- investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici
- produzione di energia derivante da fonti rinnovabili nelle aziende agricole
- sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali
- sostegno per azioni congiunte per la mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento ad esso e sostegno per approcci comuni ai progetti e alle pratiche ambientali in corso.
Scadenza e presentazione della domanda
Il PIT deve essere presentato (inoltrato) sul Sistema Informativo di ARTEA dal Capofila entro le ore 13:00 del 31 ottobre 2016.
La modulistica per la compilazione del PIT è disponibile sul Sistema Informativo di ARTEA all’interno di Pratiche on-line (dopo l’accesso, scegliere dal menù la sezione Istanze).
Il Bando in sintesi
1) Partecipanti
Si tratta di soggetti di varia natura appartenenti ad un determinato territorio (aziende agricole/forestali, gestori di terreni singoli od associati, soggetti pubblici ecc…) interessati al raggiungimento degli obiettivi del progetto. Per ciascun progetto integrato territoriale il numero minimo di soggetti partecipanti è 15, di cui almeno 12 partecipanti diretti. Fra i partecipanti è obbligatoria la presenza di almeno 10 agricoltori.
- I partecipanti diretti richiedono contributi nell’ambito del progetto e al tempo stesso sostengono l’onere finanziario loro spettante per le diverse tipologie di investimenti, nell’ambito della sottomisura o operazione che attivano.
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I partecipanti indiretti sono invece coinvolti indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del progetto integrato territoriale in quanto possono giovarsi delle ricadute positive della realizzazione del progetto stesso. Non richiedono contributi nell’ambito del PIT.
2) Gli accordi territoriali
Sono sottoscritti per la realizzazione dei PIT, sia dai partecipanti diretti che indiretti. Rappresentano dei veri e propri contratti fra le parti interessate e costituiscono un forte impegno reciproco per affrontare le problematiche ambientali individuate.
I firmatari sono legati tra loro, per almeno tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilità reciproche in merito alla realizzazione degli investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel PIT.
3) Capofila
È un partecipante diretto, individuato nell’Accordo Territoriale, che ha il compito di aggregare e di rappresentare i diversi partecipanti al progetto integrato territoriale, seguirne la realizzazione e curare gli adempimenti tecnici ed amministrativi legati alla sua attuazione.
E’ l’unico interlocutore abilitato ad intrattenere i rapporti con la Regione Toscana nell’ambito del PIT. Deve coordinare una articolata attività di animazione e di informazione al fine di garantire la massima diffusione delle opportunità legate al progetto, nonché la trasparenza nella formazione delle aggregazioni.
E’ anche capofila e responsabile del progetto di cooperazione relativo alla sottomisura 16.5, la cui attivazione è obbligatoria all’interno del progetto PIT.
4) Sottomisure/operazioni che è possibile attivare
- Operazione 4.1.4 – gestione della risorsa idrica per scopi produttivi da parte delle aziende agricole;
- Operazione 4.1.5 – incentivi al ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole;
- Operazione 4.4.1 – conservazione e ripristino degli elementi caratteristici del paesaggio, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità;
- Operazione 4.4.2 – investimenti non produttivi per il miglioramento della gestione e la tutela delle risorse idriche;
- Sottomisura 5.1 – sostegno ad investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali;
- Operazione 6.4.2 – energia derivante da fonti rinnovabili nelle aziende agricole;
- Sottomisura 16.4 – sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali;
- Sottomisura 16.5 – sostegno ad azioni congiunte per il miglioramento ambientale, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
5) Minimali e massimali del PIT
L’importo minimo di spesa complessiva ammissibile per ciascun PIT deve essere pari o superiore a 500 mila euro. Il massimo contributo concedibile per l’intero progetto PIT è pari a 3 milioni di euro.
6) Dotazione finanziaria
10 milioni di €
7) Riserva finanziaria
All’interno del bando viene prevista una riserva finanziaria, sino ad un massimo di 3 milioni di euro, per progetti rivolti alla promozione delle attività agricole ed al miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica della Piana Fiorentina, nel territorio rappresentato dall’area definita dall’ambito di salvaguardia “A” e relativa disciplina di cui all’integrazione al Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana (delibera C.R. n. 61 del 2014).
8) Valutazione dei progetti
Una Commissione di valutazione, che sarà appositamente nominata, provvederà alla selezione dei progetti.
9) Criteri di selezione
Una volta presentata la domanda PIT la Commissione di valutazione stilerà una graduatoria.
Per entrare in graduatoria, oltre al rispetto dei requisiti minimi di accesso, la domanda PIT deve aver ottenuto almeno 50 punti.
Il massimo punteggio attribuibile ad una singola domanda PIT è pari a 100 punti.
I progetti che risulteranno ammissibili e che entreranno in graduatoria, verranno finanziati sulla base delle risorse a disposizione.
Consulta il testo del bando
Bando (Allegato A), approvato con Decreto Dirigenziale n. 5351 del 5 luglio 2016, pubblicato sul BURT, Parte Terza n. 28 del 13 luglio 2016 – Supplemento n. 112.
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Organismo emittente
Regione Toscana