Scopri i vantaggi della coltivazione di zafferano in serra: raccolta semplificata, produzione più rapida e qualità superiore. Segui i segreti per ottenere il pregiato oro rosso.
Il crocus sativus, meglio noto come zafferano, è da sempre considerato una delle spezie più pregiate al mondo, grazie ai suoi filamenti di colore rosso vivo che conferiscono un sapore unico e inconfondibile ai piatti. Non a caso, il prezzo al chilo del prezioso ingrediente può raggiungere cifre astronomiche, fino a 17.000 euro.
Ma quali sono i segreti per far crescere bene i delicati bulbi di zafferano?
La coltivazione di zafferano all’aperto è una pratica molto laboriosa, che richiede un controllo accurato della ventilazione, della temperatura e della luce per seguire il ciclo naturale della pianta. In particolare, è importante abbassare la temperatura in un momento specifico per far fiorire la pianta, come accade in natura che parte dal mese di novembre.
Nonostante il valore economico del prodotto, la produzione di zafferano è ancora molto limitata, con circa 300 tonnellate prodotte ogni anno in tutto il mondo. La maggior parte del prodotto proviene ancora dall’Iran, nonostante la crisi politica, mentre altre aree di coltivazione, come il Kashmir e l’Afghanistan, sono in crisi e le esportazioni sono sempre più difficili.
Per produrre un chilo di “oro rosso” sono necessari circa 150.000 fiori, che devono essere raccolti a mano. I filamenti di zafferano devono essere rimossi singolarmente dai fiori e fatti essiccare, una procedura dispendiosa che giustifica il prezzo elevato del prodotto.
Ma la tecnologia potrebbe offrire nuove opportunità per la coltivazione di zafferano, grazie all’agricoltura in serra. Questa pratica semplifica la raccolta e facilita anche la coltivazione di altre spezie o verdure.
La coltivazione di zafferano in serra ha molti vantaggi:
- la raccolta può essere fatta in piedi
- le piante sono protette dalle condizioni meteorologiche estreme
- grazie alla tecnologia di illuminazione moderna, la raccolta indoor può avvenire due volte l’anno, anziché solo in ottobre e novembre, come all’aperto.
Inoltre, la produzione in serra richiede solo da due a tre mesi, dal momento in cui si sistemano i bulbi nelle vasche di coltivazione idroponiche fino alla fioritura, ed è possibile ottenere una qualità di zafferano pari a quella ottenuta dall’agricoltura tradizionale, anzi, la qualità è addirittura migliore, perché le piante crescono tutte alla stessa altezza e si sviluppano in modo uniforme. In definitiva tutto diventa molto più prevedibile.
Nonostante il consumo dello zafferano sia in costante aumento, grazie al crescente interesse per la cucina di alta qualità, la produzione globale del prodotto continua a essere limitata. La coltivazione in serra potrebbe rappresentare una soluzione per incrementare la produzione e garantire una maggiore disponibilità del prodotto a livello globale.
La coltivazione dello zafferano in serra può anche aiutare a preservare l’ambiente, riducendo l’uso di pesticidi e fertilizzanti. In questo modo, è possibile ottenere zafferano biologico, che ha un valore aggiunto per i consumatori sempre più attenti alla sostenibilità ambientale.
Di contro, la coltivazione in serra richiede un investimento iniziale significativo per l’acquisto di attrezzature e tecnologie, nonché costi operativi per l’energia elettrica e l’acqua. E in più, non tutte le regioni sono adatte per la coltivazione in serra, a causa delle differenze climatiche e della disponibilità di risorse idriche.
Nonostante ciò, la coltivazione dello zafferano in serra rappresenta una promettente opportunità per i produttori di spezie di alta qualità, che desiderano diversificare le loro attività e offrire prodotti innovativi ai consumatori.
Con la crescente domanda di prodotti biologici e sostenibili, la coltivazione dello zafferano in serra potrebbe essere una scelta vincente per il futuro.
Fonte: 3Sat.