Come fare un business plan aziendale chiaro e affidabile.
Un business plan è un documento scritto che descrive le attività principali dell’azienda agricola o di trasformazione, gli obiettivi , il modo in cui la governance prevede di raggiungere i propri obiettivi e ridurre al minimo il Rischio di Impresa
Redigere un Business Plan è il primo ed importantissimo step prima di avviare una qualsiasi attività imprenditoriale.
L’obiettivo specifico è quello di fornire una descrizione dettagliata del tuo nuovo prodotto o servizio, una concreta strategia per fare successo, creare un ambiente di entusiasmo per colpire gli investitori, le banche, e le persone che saranno coinvolte nel tuo progetto (Team).
Un Business Plan ti darà la possibilità di valutare a 360° il tuo progetto.
Un metodo, un veicolo da offrire ai potenziali investitori, manager o altre figure, che finanziano il tuo progetto, per studiare la fattibilità della tua idea e decidere se concederti anche parzialmente il credito di cui hai bisogno per finanziare o cofinanziare gli investimenti e le tue operazioni correnti.
Pertanto, il tuo obiettivo è quello di fissare, mettere su carta un piano d’azione che ti aiuta a sfruttare tutte le opportunità e superare gli ostacoli che ti troverai lungo il percorso che ti portano ai risultati.
Capire in anticipo e mitigare e ridurre il rischio dei problemi che potrebbero manifestarsi nel ciclo di vita del modello di business avviato.
Detto ciò permettimi di mostrarti gli step by step del tuo business plan nel settore della produzione agricola.
Se sei una impresa già costituita fotografa alla data attuale la situazione aziendale, fai una sorta di inventario:
1) Denominazione dell’ impresa, sede legale, data di costituzione, Codice fiscale e Partita Iva, eventuale qualifica di IAP ( imprenditore agricolo professionale) o Coltivatore Diretto.
In caso di società indicare la ripartizione del capitale sociale tra i soci alla data attuale, riportare per ogni socio quote societarie, data di nascita, Carica coperta nella società e qualifica di IAP o coltivatore diretto.
Per ogni socio aggiungere informazioni inerenti al titolo di studio, le esperienze professionali maturate, i corsi di specializzazione, altre esperienze di rilievo. l’occupazione attualmente svolta, la eventuale partecipazione ad altre società (quote/azioni, cariche sociali, consulenze).
2) Dati catastali dei terreni aziendali con indicazione del comune, foglio, particella, superficie e titolo di possesso.
3) in caso di impianti arborei indicare la coltura, la varietà, la superficie, il sesto di impianto. e l’età dell’impianto (anni passati dal trapianto della piantina / pianta ad oggi )
4) Indicare i dati catastali dei fabbricati e relativa conformità edilizia e catastale, se presenti.
5) Illustrare l’attuale offerta al mercato di riferimento. Descrivere i prodotti e servizi attuali e il piano di coltivazione sulla superficie aziendale negli ultimi tre anni e nell’anno attuale di previsione.
in questa sezione si descrive la coltivazione, la superfice agricola Utilizzata, la resa in ettaro, la quantità prodotta, la destinazione (trasformata, reimpiegata), la quantità venduta, il prezzo unitario, la produzione lorda vendibile.
In caso di produzione zootecnica o trasformazione indicare la categoria e la tipologia di capo, il numero dei capi, i mesi di permanenza nella categoria, la consistenza media annua, gli acquisti e le vendite di n. capi nell’anno il loro prezzo unitario, e relativo importo, produzione lorda vendibile.
In caso di produzione del latte riportare se si tratta di latte bovino, ovino o caprino. Numero di capi in produzione, quantità in litri per capo, quantità prodotta totale, quantità vendita, prezzo unitario per litro.
In caso di trasformazione del latte in formaggio indicare il coefficiente di trasformazione, la quantità prodotta in kg, prezzo unitario €/kg, Produzione lorda vendibile.
Nel caso di attività connesse all’attività agricola principale ( ad esempio manutenzione verde pubblico, agriturismo, fattoria didattica, escursioni, indicare i giorni dedicati a tali attività, le quantità vendute, il prezzo unitario e relativo fatturato annuo.
6) Descrivere dettagliatamente il processo produttivo aziendale per i singoli prodotti e servizi.
7) Indicare per singoli prodotti freschi e trasformati il mercato di riferimento e relativa incidenza percentuale del fatturato ( Locale, Regionale, Nazionale, Estero)
8) Calcolare i costi variabili di coltivazione per le singole coltivazioni ultimi tre anni ed attuali, in termini di mezzi tecnici (sementi, piantine, concimi, fertilizzanti, antiparassitari) e gli altri costi diretti delle coltivazioni ( manodopera diretta, carburanti e lubrificanti, Noleggi, costi per altri servizi di raccolta, potatura, materiali di consumo come cassette, teli, spago, tutori, arnie impollinatori, etc, altri costi diretti.
Calcolare i costi variabili per gli allevamenti negli ultimi tre anni ed attuali indicando il numero di capi per ogni categoria (bovini, ovini, etc) e le spese per la gestione dei capi: acquisto capi, manodopera diretta, foraggi, mangimi, veterinario, medicine, fecondazione artificiale, trasporto, altri costi diretti.
Calcolare i costi variabili delle trasformazioni e confezionamento dei prodotti vegetali trasformati, latte, formaggi indicando i costi per: manodopera diretta, materia prima acquistata, materiale di consumo, servizi di lavorazione esterni, deposito conto terzi, materiale di confezionamento, consulenze tecniche.
Infine i costi delle attività connesse negli ultimi tre anni e situazione attuale. Indicare i costi della manodopera diretta, materia prima acquistata, materiali di consumo, servizi di lavorazione esterni, materiale di confezionamento, consulenza, etc
9) calcolare i coati fissi negli ultimi tre anni e nella situazione attuale. Manodopera indiretta e addetti struttura, commerciali, amministrativi.
Costi per riparazione e manutenzione, consumi energetici. consumo di acqua.
Costi di vendita per provvigioni , trasporto, consulenza prodotto e marketing.
Spese per pubblicità e promozione quali mostre, fiere, pubblicità in genere.
Spese per assicurazioni, ricerca e Sviluppo altre consulenze contabili, amministrative, legali, di laboratorio.
Spese per affitto terreni, leasing, altri beni di terzi.
Quantificare il magazzino prodotti fini e semilavorati.
Quantificare le imposte in reddito agrario (in caso di solo affitto / proprietà) e domenicale da visure catastali (in caso di proprietà).
Rappresentare lo stato patrimoniale e il conto economico degli ultimi tre esercizi e della situazione attuale a previsione al 31/12/.
Abbiamo completato la fotografia della situazione aziendale.
A questo punto l’impresa agricola intende fare il salto di qualità introducendo nuovi investimenti per aumentare la competitività, il rendimento globale, e la sostenibilità dell’azienda agricola.
1) Quindi la prima cosa da fare è descrivere gli investimenti o programma che si intende realizzare illustrandone le caratteristiche tecniche. Generalmente i beni devono essere nuovi di fabbrica se si partecipa a qualche misura del PSR o di Ismea.
2) Per ogni bene di investimento riportare la spesa, coefficiente di ammortamento e indicazione del fornitore o voce di prezziario. Creare un computo metrico degli investimenti che raccogli il reale fabbisogno finanziario per investimenti. Indicare per ogni voce di investimento gl importi delle opere edili, degli impianti, delle macchine, attrezzature, beni immateriali, il periodo di esecuzione anche con ausilio del diagramma di Gantt.
3) Qualora si richiedono agevolazioni a valere su misure regionali, nazionali ed europee indicare la tipologia di sovvenzione (contributo o mutuo agevolato, tasso zero, etc) la percentuale di copertura sul totale investimento e relativa agevolazione richiesta sulla spesa prevista.
4) specificare le condizioni previste relativamente al mutuo ordinario o agevolato richiesto. Occorre indicare per chiarezza, importo, durata del mutuo, tipologia rata se annuale , semestrale, mensile, il numero di rate in pre ammortamento, l’importo della singola rata di mutuo.
Poiché si richiede un mutuo occorre indicare le garanzie reali e/o di firma che si intendono prestare a favore dell’Istituto concedente a fronte del mutuo previsto.
In particolare:
– Nel caso di concessione di ipoteca di primo grado indicare dettagliatamente i beni da assoggettare ad ipoteca fornendo tutta la documentazione utile ad effettuare una stima dei beni stessi (relazione notarile intestata all’Istituto finanziario, nella quale si attesti l’inesistenza, nel ventennio precedente, di formalità pregiudizievoli sugli immobili sui quali iscrivere ipoteca di 1° grado in favore dell’istituto concedente il mutuo, visure catastali, estratti di mappa, anno di costruzione e/o ristrutturazione in caso di fabbricati, accatastamento, concessioni edilizie e/o permessi a costruire, titoli di possesso, certificato agibilità, ecc.); in caso di fabbricati si suggerisce di allegare necessariamente planimetrie catastali.
Nel caso in cui il bene concesso in garanzia sia di proprietà di un terzo datore, oltre alla documentazione indicata al punto precedente, una dichiarazione di assenso all’iscrizione di ipoteca a favore dell’istituto concedente.
In caso di fideiussione, fornire referenze del garante a copertura dell’importo richiesto a garanzia ed indicarne i relativi costi.
5) Riepilogare il fabbisogno in investimenti immateriali, materiali ed Iva sugli investimenti, le fonti di copertura dell’investimento (IVA inclusa) previste, (fondo perduto, Mutuo, Prestito, flusso di cassa, finanziamenti a breve, apporto soci, mezzi propri, allegando referenze bancarie a dimostrazione della diponibilità di mezzi propri del soggetto proponente.
6) Descrivere dettagliatamente il processo produttivo dell’azienda post-intervento (per ogni tipologia di prodotto aziendale) quantificando e descrivendo l’impiego delle risorse impegnate in ciascuna fase, indicando le mansioni svolte da ognuna
7) Una sezione dedicata alla rappresentazione della struttura del mercato di riferimento e descrizione della clientela principale servita, nonché i canali di distribuzione che si intendono utilizzare.
8) Indicare, in questa nova sezione, attraverso l’utilizzo di tabelle, tutte le ipotesi produttive che consentono di rappresentare e verificare dettagliatamente la composizione del fatturato derivante dalle produzioni vegetali, dei prod0tti aziendali trasformati. produzione zootecnica e trasformazione, attività connessa nei prossimi 5 anni. Le voci di costo rimangono le stesse di quelle descritte nella parte di riferimento ante investimento.
9) riepilogare l’offerta previsionale, in quantità prodotte nel 5 anni
10) Quantificare i costi di produzione variabili e fissi dei prossimi 5 anni per le coltivazioni, prodotti zootecnici di filiera (bovini, suini, ovini, etc), attività connesse.
11) Descrivere il mercato in cui il proponente intende operare, le sue dimensioni (generale e target), l’ambito geografico di riferimento (es. Italia, Lazio, Comune di Roma, ecc.)
12) Descrivere la clientela potenziale cui è destinato il prodotto/servizio offerto
13) Elencare i principali concorrenti per il nuovo prodotto/servizio, specificandone la ragione sociale, la localizzazione, il dimensionamento (addetti, fatturato), la quota di mercato posseduta.
14) Descrivere le caratteristiche dei prodotti/servizi dei principali concorrenti e indicare i relativi prezzi di vendita.
15) Indicare la clientela target specificandone le caratteristiche ed allegando, ove possibile le lettere d’intenti.
16) Illustrare e descrivere la politica dei prezzi di vendita, confrontando i prezzi che l’azienda agricola intende applicare e quelli applicati dai concorrenti per la stessa categoria di prodotto
17) Illustrare e descrivere le scelte distributive dell’impresa agricola specificando i canali prescelti e i contatti già attivati
18) Indicare le azioni promozionali e pubblicitarie che intende attuare ( marketing digitale, social media marketing, funnel, SEO, Google Adv, Facbook ADV, SEM.
Specificare i relativi canali e costi.
19) illustrare la redditività attesa dell’iniziativa (conto economico previsionale a 5 anni, stato patrimoniale a 5 anni e le fonti di copertura disponibili (Cash flow) a fronte dei fabbisogni finanziari generati dal programma di investimenti e di spiegare le ipotesi alla base delle previsioni economico-finanziarie.
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P.S. Discrezionalità, trasparenza e mantenimento del segreto aziendale nella redazione del tuo business plan agricolo, turistico, agroindustriale. .