Geotermia per riscaldare e raffreddare le serre

serra geotermicaPensavamo che il futuro della geotermia in serra fosse appannaggio solo di Paesi quali la Turchia, dove sono presenti sia vaste aree ad alta entalpia, sia intelligenti politiche incentivanti, invece è di nuovo in Olanda dove la geotermia sarà il vero futuro della serricoltura.

Nei Paesi Bassi non esiste geotermia superficiale, come da noi in Toscana o sui Colli Euganei, ma quella naturale profonda, che troviamo in tutto il pianeta: la temperatura del sottosuolo aumenta di ca. 25-30 °C ogni km, per cui a 2,5-3 km di profondità (in media più o meno la stessa di gas o petrolio) possiamo “pescare” fluidi a ca. 75 °C, più che sufficienti per scaldare delle serre.

I primi tentativi risalgono a soli 5-6 anni fa, ma ora il settore è realmente esploso, spinto dai serricoltori, ma supportato anche da istituzioni, enti finanziari e ricerca. È una geotermia “costosa”, ma grazie all’appoggio di governo e banche stanno crescendo come i funghi trivellazioni in tutta l’Olanda, e sempre più grandi, per realizzare ovviamente anche economie di scala.

E pensare che in Italia avremmo a disposizione anche la geotermia ad altissima temperatura (vapore secco fino a 195 °C), con la quale si potrebbero non solo scaldare facilmente e gratis per sempre le serre, ma potremmo anche raffreddarle di notte (il vero problema che abbiamo da noi), convertendo quell’energia in aria fredda, e recuperare pure la CO2, abbondante e quasi pura, contenuta in quei fluidi geotermici. E ipotizzare concretamente di avvicinarsi alle rese apparentemente “impossibili” degli Olandesi. Sogni?

fonte agricoltura24.com

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