La nuova PAC (regolamento 1305/13) propone specifiche misure dedicate ai soggetti imprenditoriali che si mettono insieme per raggiungere e condividere obiettivi comuni.
Ecco le misure:
Misura 9 (art. 27 regolamento 1305/13 ) Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori
La misura risponde a fabbisogni di sviluppo quali l’integrazione tra i produttori e aumentare la concentrazione dell’offerta dei prodotti agricoli e al contempo incentivare la creazione di filiere attraverso la progettazione integrata per fare sistema ed intercettare le aspettative del mercato di sbocco.
Nello specifico persegue i seguenti obietti prioritari:
- Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità
- La creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli
- La promozione dei prodotti nei mercati locali
- Creazione di filiere corte
- Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori di I e II livello
- Costituzione di organizzazioni interprofessionali
L’obiettivo trasversale è contribuire all’innovazione attraverso i modelli di promozione dei prodotti attuati, i modelli organizzativi e i processi innovativi attuati.
Misura 16 (art. 35 regolamento 1305/13 ) Cooperazione finalizzata alla creazione di rapporti di collaborazione e di cooperazione tra gli attori imprenditoriali del sistema agroalimentare.
La misura 16 ha l’obiettivo di stimolare la nascita di partenariati tra attori che normalmente collaborano tra loro, finalizzati al raggiungimento di uno specifico obiettivo o al soddisfacimento di fabbisogni collettivi, ad esempio favorendo gli investimenti per la logistica e tutti gli interventi finalizzati ad incrementare i benefici economici derivanti dalla gestione comune di servizi a supporto delle aziende (innovazione, energia, rifiuti, azioni formative, infrastrutture strategiche, sicurezza).
La misura concorrerà a superare gli svantaggi della frammentazione e a realizzare quelle economie di scala difficili da raggiungere singolarmente, consentendo benefici non solo economici, ma anche ambientali e sociali.
Il supporto dell’art. 35 andrà anche alle filiere che sono “corte” e ai mercati che sono “locali” migliorando il contesto relazionale, creando fiducia, consolidando le relazioni tra gli operatori di filiera e promuovendo l’identità e il senso di appartenenza degli operatori economici al territorio e alla filiera produttiva.
La Misura 16 del Psr 2014 /2020, nel finanziare progetti specifici di innovazione in agricoltura, spazierà dai progetti di filiera, tipici dei vecchi Piani Integrati di Filiera e con un forte aggancio agli aspetti mercantili, fino ai temi della misura 124 del vecchio Psr: i progetti pilota per l’implementazione di nuove tecniche e nuove applicazioni in campo agricolo e zootecnico e con una maggiore connotazione sui temi della sostenibilità. Lo strumento di attuazione sarà in questo caso un’associazione temporanea tra almeno tre imprese imprese.
I Progetti integrati di filiera (PIF) sostenuti, almeno in parte, dalla misura 16 “Cooperazione” tornano anche nella nuova programmazione. Il PIF, oltre a facilitare la collaborazione tra attori della stessa filiera, finanzia la messa in opera di un progetto finalizzato al raggiungimento di un obiettivo operativo comune. In questo contesto la misura di cooperazione si presta alla creazione di partenariati o reti di impresa senza particolari vincoli o limitazioni grazie all’orientamento all’innovazione cui è stata destinata.
Gli elementi di dettaglio relativi alla Misura saranno definiti puntualmente nei bandi e nelle disposizioni attuative promossi dalle Regioni Assessorati all’Agricoltura.
Dott. Bartolomeo Uccio Pazienza