PAC 2023: giovani imprenditori agricoli, requisiti, premio e finanziamenti a fondo perduto

Dopo l’entrata in vigore il 1° gennaio 2023, la nuova Politica Agricola Comune, sia in Europa che in Italia, ha riconosciuto l’inserimento dei giovani in agricoltura come una delle priorità.

Il “giovane imprenditore agricolo” è definito come un soggetto che ha meno di 40 anni e si insedia per la prima volta come capo azienda, dotato di requisiti di formazione adeguati, un’aggiunta alla nuova PAC.

L’attenzione principale è sul requisito di formazione, che richiede che il giovane abbia una formazione adeguata attestata dal possesso di almeno uno dei seguenti titoli di studio o esperienze lavorative:

  1. Titolo universitario in agricoltura, forestale, veterinaria o scuola secondaria di secondo grado in agricoltura (allegato VI del decreto ministeriale del 23 dicembre 2022 sui pagamenti diretti della PAC).
  2. Titolo di scuola secondaria di secondo grado non agricolo, comprese le qualifiche professionali conseguite con percorsi formativi di almeno tre anni, e attestato di frequenza ad almeno un corso di formazione di almeno 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o sociale. Il corso deve essere tenuto da enti accreditati dalle regioni o province autonome o partecipazione con esito favorevole all’intervento di sviluppo rurale “cooperazione per il ricambio generazionale”.
  3. Titolo di scuola secondaria di primo grado, accompagnato da esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale agricolo per almeno 104 giornate/anno, oppure partecipazione con esito favorevole all’intervento di sviluppo rurale “cooperazione per il ricambio generazionale”.

Le regioni possono aggiungere requisiti.

I giovani possono ricevere sostegno integrando gli strumenti dei pagamenti diretti e della politica di sviluppo rurale.

Nel primo pilastro (Pagamenti diretti), come nella vecchia programmazione, è presente il “Sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori”.

Il pagamento prevede l’erogazione di un importo forfettario di circa 83,50 €/ha (massimo per 90 ha) per un periodo di 5 anni dal momento dell’insediamento per coloro che rispettano i requisiti di giovane agricoltore.

Coloro che hanno fatto richiesta per questo premio con la vecchia PAC manterranno il diritto a ricevere l’importo per gli anni restanti.

Nel secondo pilastro della Politica Agricola Comune, ovvero lo Sviluppo Rurale, esiste l’intervento denominato “Insediamento giovani agricoltori”, attivo su tutto il territorio nazionale.

Questo intervento mira a finanziare l’avvio di nuove imprese agricole, offrendo un contributo fino a 100.000 euro a coloro che hanno predisposto un Piano Aziendale sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e che rispettano i criteri di selezione previsti dai bandi regionali.

Il sostegno può essere integrato con altre misure a supporto della formazione, della consulenza e degli investimenti in agricoltura, attraverso il cosiddetto “pacchetto giovani”.

Il sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale è un nuovo strumento messo a disposizione dallo sviluppo rurale.

L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo attraverso forme di collaborazione e cooperazione tra agricoltori pensionati o di età superiore ai 65 anni e giovani non proprietari di terreni agricoli, al fine di favorire un graduale passaggio della gestione dell’attività agricola ai giovani.

Il sostegno è destinato agli agricoltori che hanno raggiunto l’età pensionabile e che stipulano un contratto di affiancamento con giovani fino a 41 anni, anche in forma associata, che non hanno diritto di proprietà o di diritti reali di godimento su terreni agricoli.

Il contratto di affiancamento prevede l’impegno dell’imprenditore agricolo anziano di trasferire le proprie competenze al giovane, mentre quest’ultimo contribuirà direttamente alla gestione dell’impresa, anche a livello pratico, in accordo con il titolare e con quanto previsto dal piano aziendale presentato insieme alla domanda di affiancamento.

L’obiettivo di questo intervento è di offrire opportunità e strumenti per attrarre giovani nel settore agricolo o per consentire di attuare idee imprenditoriali innovative, ma anche di facilitare l’uscita dal settore di imprenditori anziani o pensionati, favorendo il passaggio di competenze attraverso uno scambio generazionale.

Oltre agli interventi previsti nel Piano Strategico della PAC, esistono altre forme di sostegno volte a favorire l’accesso al credito, al capitale fondiario e alla formazione. Tra questi, si possono citare le misure Più Impresa e Generazione Terra di Ismea, che mirano a promuovere la competitività delle imprese e l’acquisto di superfici agricole da parte dei giovani, con un finanziamento massimo di 1.5 milioni di euro.

Tuttavia, l’ultimo bando per Generazione Terra a cura di Ismea è stato chiuso lo scorso 23 febbraio 2023.

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