Gli attuali metodi per condurre test sulla sicurezza alimentare e sulla qualità sono spesso inefficienti e costosi. Un progetto finanziato dall’UE ha mostrato come le tecnologie degli smartphone potrebbero trasformare questo settore e consentire ai cittadini di svolgere un ruolo fondamentale nell’uso e nello sviluppo.
L’esecuzione di test alimentari può essere un processo lungo e lungo.
In genere, comporta che gli ispettori visitino aziende agricole, complessi agroalimentari, ristoranti e negozi per raccogliere campioni, raccogliere una grande quantità di documentazione e quindi inviare i campioni prelevati a laboratori centralizzati per lo screening.
Una percentuale molto bassa di campioni torna come non conforme. Questa è ovviamente un’ottima notizia per i consumatori, ma significa che il processo in sé non è molto conveniente o efficiente e richiede tempo, il che può limitare l’efficacia di qualsiasi risposta alla contaminazione.
Il progetto europeo Food Smartphone ha cercato di affrontare queste inefficienze sfruttando la potenza dello smartphone e portando il laboratorio al sito del campione.
Ciò è stato ottenuto combinando il rilevamento bioanalitico e diagnostica con la potenza di imaging, calcolo e comunicazione dei dispositivi smartphone.
Insieme, forniscono a ispettori e analisti alimentari strumenti efficaci ed efficienti per determinare e registrare immediatamente i risultati.
Sono stati sviluppati nuovi strumenti, come gli strumenti di bio riconoscimento con elettrodi che possono essere collegati a uno smartphone.
L’accento è stato posto anche sull’accelerazione della velocità di rilevamento, che consente di registrare i risultati rapidamente e in tempo reale.
I test possono quindi essere diffusi in modo sicuro, utilizzando la tecnologia blockchain, ai decisori e alle parti interessate.
La registrazione dell’ora e della posizione di ciascun campione consente inoltre ai professionisti di identificare modelli geografici nei casi di contaminazione degli alimenti. Le ambizioni del progetto FoodSmartphone non si fermano però qui. Si prevede un futuro in cui i cittadini potranno effettuare test alimentari rapidi anche a casa.
La sfida chiave, dice, sarà semplificare le procedure di campionamento o procedure operative standard in modo che possano essere utilizzate da non esperti.
A tal fine, il progetto ha sviluppato un prototipo di dispositivo di analisi per rilevare gli allergeni delle noci nei biscotti.
Un dispositivo portatile schiaccia il biscotto di noci e immerge le briciole in un reagente; questa miscela viene quindi analizzata utilizzando strisce reattive che sono Stampato in 3D da una scatola che si aggancia allo smartphone.
Sito del progetto
Fonte Cordis