Kale (cavolo riccio), nuovo superfood di tendenza
Gli Stati Uniti d’America lo venerano al punto di aver appena istituito una giornata nazionale per celebrarne le sue eccelse proprietà nutrizionali.
Stiamo parlando del cavolo “kale”, conosciuto in Italia come cavolo riccio ma talmente bistrattato negli ultimi cinquant’anni da essere diventato una ortaggio a rischio d’estinzione.
In Italia viene coltivato principalmente in Puglia, nella provincia di Bari (è chiamato in dialetto “cole rizze”) dove è normale trovarlo negli orti familiari.
Molto più conosciuta è, invece, la varietà toscana, il cavolo nero della “ribollita” per intenderci, che gli americani chiamano “dino-kale” perché, secondo loro, ricorderebbe la pelle dei dinosauri.
La rinascita mondiale del cavolo riccio, dal gusto aspro-dolciastro simile alla verza, è iniziata negli anni ’80, quando il contadino dell’Oregon Tim Peters cominciò a lavorare per ottenere nuove varietà commercialmente interessanti.
Il cavolo riccio è la nuova passione di star salutiste, prime fra tutti le attrici Gwyneth Paltrow, Sarah Michelle Gellar, e la modella Heidi Klum, che consumano questa verdura in “tutte le salse”: sbollentata o cruda per essere mixata nelle insalate, cotta al vapore o al forno, inserita nelle zuppe, tritata per comporre uno smoothie, snack depurativo dopo il caffè come sostituto del cioccolatino.
Anche il mondo della medicina sta supportando questo ortaggio, le cui vendite negli States sono incrementate nel 2013 del 40%. Secondo alcune indagini che abbiamo realizzato sul web, kale è diventato l’ortaggio più consumato tra i cittadini di New York, con chef e locali ispirati alla cucina naturale che stanno facendo a gara per proporre l’insalata mista a base di cavolo riccio più gustosa della metropoli.
Drew Ramsey, psichiatra della Columbia University, sostiene che kale abbia proprietà antidepressive dovute alla ricchezza di acido alfa linolenico (ALA), sulforafano e di folati.
Più di recente la tendenza è arrivata in Europa e, precisamente, nel Regno Unito.
Jamie Olivier, chef di indiscussa fama internazionale, ha stilato una lista di sfiziose ricette a base di cavolo riccio dando utili suggerimenti su come poterlo inserire nell’alimentazione quotidiana.
Oltre a proporlo in classiche zuppe, Olivier ne promuove l’utilizzo in primi piatti, sfiziosi contorni (per esempio “cavolo riccio arrosto al sesamo”) e, ovviamente, in insalate miste, specie in abbinamento a radicchio rosso e limone.
Oggi più che mai, i consumatori si stanno rendendo conto dei vantaggi dei superfood, la celebrità del cavolo riccio aumenta e quindi sta diventando appetibile per le aziende.
Ecco i 20 alimenti funzionali che non dovrebbero mai mancare sulla tavola degli italiani
Aglio, broccoli, carota, cicoria, cipolla, erbe aromatiche e spezie, fagioli, germe di grano, germogli, limone, mela, mirtilli, noce, olio d’oliva, riso, salmone, sesamo, soia, tè verde, yogurt.
Un libro Alimenti super. I 20 cibi che non devono mancare sulla nostra tavola ne spiega in dettaglio le proprietà
Sono questi i 20 alimenti di sicura efficacia terapeutica, veri e propri ‘supercibi’ che, ricchi di antiossidanti e principi nutritivi, combattono i radicali liberi, contrastano il processo d’invecchiamento, svolgono un’azione antinfiammatoria, facilitano la digestione, regolano i flussi ormonali.
Per ogni super alimento, Alimenti super. I 20 cibi che non devono mancare sulla nostra tavola troverete: informazioni sulla composizione; i principali impieghi in cucina, per la salute e la bellezza; i suggerimenti per acquistarlo, prepararlo e conservarlo salvaguardandone tutte le proprietà nutrizionali; le curiosità e i consigli della tradizione popolare.
Puoi acquistare Alimenti super. I 20 cibi che non devono mancare sulla nostra tavola in sicurezza su Amazon
Fonte www.italiafruit.net